Gran Sasso: la prima neve a Campo Imperatore
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga 22 Ottobre 2018
L’estate lunga e calda finalmente lascia il posto alle ombre lunghe generate dalle luci radenti e tiepide dell’autunno e con l’approssimarsi dell’ora legale è mia abitudine tenere d’occhio le previsioni del tempo, per non farmi trovare impreparato ed essere pronto a raccontare la prima neve di stagione.
Il video racconto
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Il reportage
Lunedì è un giorno freddo, molto piovoso; con sistematica attenzione controllo le webcam puntate sui luoghi dell’Appennino dove vorrei essere testimone della magia che la prima nevicata ogni anni ci regala, all’improvviso. E’ tornata, la Dama Bianca ha steso il suo mantello sulle cime delle montagne del centro Italia, da una quota superiore a 1500 mt.
Non c’è tempo da perdere, raduno la mia attrezzatura fotografica, gli obiettivi e tutto il necessario per una giornata on the road, tra le grandi vallate e le praterie del Gran Sasso, all’avventura, con la stessa emozione che proviamo quando torniamo ad incontrare un vecchio amico, un compagno di cordata,
Personalmente la prima nevicata suscita in me grandi emozioni, tra la nostalgia dei ricordi delle battaglie a palle di neve, la costruzione del primo pupazzo con una carota come naso, ricordi di infanzia sulle nevi dei Monti Simbruini e la voglia, quasi una necessità di correre a salutare la nuova neve e l’impazienza di realizzare nuovi progetti durante il periodo dell’anno che amo di più: l’inverno.
Martedì mattina il tempo sulla costa sembra migliorare e decido di partire con Melody verso il Gran Sasso nella speranza di trovare i varchi di accesso alla piana aperti, senza limitazioni. Raggiungo Castel del Monte quindi svolto per località Fonte Vetica; pochi tornanti fuori del paese appare la piramide del Monte Bolza e pare già un’atmosfera nordica: la neve dal Monte Bolza ricopre tutte le maggiori vette del massiccio del Gran Sasso. Mi fermo e mentre Melody perlustra il territorio io ne approfitto per i primi scatti, in una magica luce, con tre colori che predominavano la piana: l’azzurro profondo del cielo, il giallo dell’erba d’autunno ed il bianco della nuova neve caduta sui maggiori rilievi, dal Monte Siella al Pizzo di Camarda e oltre sino al Monte San Franco.
Salgo in auto e continuo il viaggio verso Fonte Vetica, fermandomi di tanto in tanto per fotografare la bellezza cromatica che nel ore del primo pomeriggio scalda i panorami. Dopo una breve passeggiata torniamo nella piana per raggiungere il lago Pietranzioni ed eventualmente il Piazzale di Campo Imperatore a 2100 mt. Purtroppo una sbarra occlude il passaggio e la zona più alta ci è preclusa. Non rimane che tornare al centro della piana, dove nel frattempo un pastore stava radunando un migliaio di pecore per ricondurle all’ovile. Pastorizia è vita dura, ma lavorare in questi ambienti incantati deve lenire la fatica di questi uomini che da sempre vivono sottostando ai ritmi lenti, ma incalzanti della montagna, quando l’inverno può arrivare anche in poche ore.
Il tramonto si avvicina, sono le 16.30 circa e la nostra direzione è Rocca Calascio, da dove la veduta su Campo Imperatore e le cime più alte è superlativa, oggi poi anche arricchita dalle prime nevi. Imbocco il bivio per Santo Stefano di Sessanio e dopo pochi tornanti un spettacolo appare dal vetro della mia vettura: la Rocca Calascio ed il Battistero si stagliano sui valloni delle montagne della Majella, completamente innevata. Giusto il tempo di uno scatto e raggiungo il borgo di Rocca Calascio ed in pochi passi raggiungo il battistero e lo supero sino ad un punto incredibile, un balcone di roccia sull’Appennino, imbiancato oggi dalla prima neve di stagione.
I tramonti a Rocca Calascio sono sempre diversi e sempre belli, sono ricordi che rimarranno scolpiti nel cuore ad alimentare il desiderio di tornare presto per scoprire cosa la natura avrà in serbo per le nostre gradi avventure. Il colore del tramonto è tenue e si dissolve presto quindi giusto il tempo di qualche fotografia e via, si torna a casa.
La foto Gallery
che dire Luigi…..emozione allo stato puro
Con stima
Fernando
Grazie Fernando, felice che le mie immagini ti abbiano emozionato, a presto!
Luigi